mercoledì 17 febbraio 2010

Slovenia e Croazia

Slovenia & Croazia

Agosto 2009
Equipaggio: Rino (39 anni); Diana (38 anni); Gaia (7 anni); Flavio (5 anni)
Mezzo: Mc Luiss Glen 560, 7 posti su Fiat Ducato
Itinerario: Trieste, Lubiana, Postunia, Umag, Rovigno, Pola, Selce, Plitvice, Zadar, Trogir, Spalato, Medjougordjie, Duvbrinik.

Dopo una settimana di relax sulla riviera adriatica, passando per la bellissima Trieste, comincia la nostra avventura in Slovenia e Croazia. Non appena passato il confine perdiamo il segnale del Tom Tom, nonostante avessimo la versione "Europa". Alla fine quest'inconveniente ci farà capire che siamo ancora in grado di viaggiare con le care, vecchie cartine. La prima tappa del nostro viaggio è la capitale Slovena, Lubiana, dove giungiamo in serata e ci sistemiamo al Lubjana Resort, un bellissimo campeggio a 20 min di bus dal centro (la fermata è proprio lì fuori), tutto su prato, dotato di ben due ristoranti con cucina tipica slovena. Ceniamo ottimamente ad uno di essi, poi andiamo a dormire.
L'indomani, giorno di Ferragosto, è dedicato alla visita della città, che si rivela essere molto bella e romantica, con i suoi canali e i famosi ponti, fra i più noti il triplo ponte e il ponte dei Dragoni, simbolo della città. Molto grazioso il mercatino, con i banchi in legno d'epoca. Dopo aver pranzato in un delizioso ristorantino proprio affacciato sul fiume, prendiamo la panoramica funicolare e ci rechiamo a visitare il castello, anch'esso molto interessante.
La sera, rientrati in campeggio, siamo poi allietati da una piacevole sorpresa: un concerto di un gruppo rock locale organizzato dal campeggio, che ci permette di vivere maggiormente la cultura locale.
Il giorno dopo lasciamo il campeggio per recarci a visitare un'altra meta classica della Slovenia: le grotte di Postunia, fra le più belle d'Europa. Il clima all'interno delle grotte è di 8° tutto l'anno e l'umidità molto alta, per cui è opportuno attrezzarsi con scarpe chiuse, pullover di lana e k-way. La visita, che dura quasi due ore, è molto interessante. Si percorrono dapprima 2 km in un divertente trenino scoperto, poi c'è la visita guidata a piedi nelle zone più belle. L'organizzazione è ottima, infatti vengono formati gruppi in base alla nazionalità, con guida ciascuno nella propria lingua. Particolare il camminamento, trattato con un cemento speciale antiscivolo, che rende il percorso agevole anche in presenza di un'elevata umidità che lo mantiene costantemente bagnato.
Anche al ritorno si prende il trenino, e il capolinea è in una grande sala dove sono esposti due autentici scheletri di dinosauro, uno minuscolo e uno enorme, molto interessanti. All'uscita acquistiamo dei souvenir, molto interessanti i prodotti a base di miele locale. Ci rechiamo poi al Castello di Predjana, incassato nella roccia, un bel colpo d'occio. Rinunciamo alla visita dell'interno, che non sembra particolarmente interessante. Per chi volesse invece farlo, c'è la possibilità di acquistare dei biglietti cumulativi alle grotte di Postunia, che consentono di usufruire di un notevole sconto. Ripartiamo verso il confine italiano, e ci fermiamo un'oretta a Lipica, perchè la bimba desidera vedere i famosi cavalli. In realtà le scuderie sono chiuse (sono orami le 18,30) quindi riusciamo giusto a vedere qualche cavallo che passeggia nel recinto, e a far giocare i bambinio sugli scivoli. In realtà non è una visita che consiglieremmo di fare, poichè è tutto molto commercializzato, e la visita alle sciderie è possibile solo in abbinamento con il pranzo. Per il pernottamento rientriamo in Italia e ci fermiamo nuovamente a Trieste, da dove l'indomani ci sposteremo verso sud, in Croazia.
Partiamo in mattinata con destinazione Umag, percorriamo quindi la costa slovena per poi passare la frontiera con La Croazia, dove a stento controllano i documenti, e giungere a destinazione dopo aver percorso, in tutto, una cinquantina di km. Ci sistemiamo al resort Stella Maris, bellissimo complesso turistico con appartamenti, albergo e camping, quest'ultimo interamente stanziato in una pineta. Il resort comprende due diversi accessi al mare, di cui uno costituito da una bellissima laguna semicircolare che costituisce un vero paradiso per i bambini e uno splendido luogo di relax per tutti. L'acqua infatti è molto calda e il fondale degrada dolcemente. E' possibile restare sdraiati sul bagnasciuga per ore senza avvertire freddo.
Sono però consigliabili delle scarpette da mare, poichè il fondale è costituito da ciottoli, per cui camminare scalzi può essere difficoltoso. Il resort comprende poi tre piscine ad accesso libero di acqua salata, ideali per il nuoto dei più piccoli (si unisce infatti all'ambiente circoscritto e quindi più rassicurante la spinta ascensionale generata dall'acqua salata), parco acquatico con gonfiabili in laguna, noleggio barche, diversi bar e ristoranti, alcuni nezogi, due supermarket, scacchiera gigante, svariati giochi per bambini, miniclub, campetto da minigolf e adrenalin park. ci sono insomma tutti gli ingredienti per trascorrere una vacanza all'insegna del relax e del divertimento. Il resort inoltre dista appena 2 Km dal centro di Umag, cui è collegata, fra l'altro, da un divertente trenino. Trascorriamo qui 4 piacevolissimi giorni, durante i quali sono da menzionare la serata ad Umag, cittadina incantevole, che sorge su tante lingue di terra distese nel mare, che è praticamente ovunque, e la gita di un giorno in barca a Rovigno, altra località di grande interesse turistico, con le viuzze strette e tortuose, la splendida Cattedrale di S. Stefano, i negozietti di artigianato locale. Molto bella è anche la navigazione lungo la costa croata, costellata da una miriade di isolette, e che comprende anche la navigazione attraverso un istmo di 12 Km, dove si ammira anche la grotta dei corsari, che costituì appunto rifugio di pirati, e una sosta con bagno ad Orsera.
Il 21 agosto lasciamo un pò a malinquore il resort e ci dirigiamo a sud. Ci fermiamo, in tarda mattinata, a Pola, famosa per il suo anfiteatro romano, molto simile al Colosseo, ottimamente conservato, e particolare perchè posto in prossimità del mare, chiaramente visibile attraverso le arcate. Ripartiamo nel primo pomeriggio, dopo aver mangiato un rustico locale a base di carne,e, rinunciando alla visita di Fiume, raggiungiamo la regione del Quarnaro. Visitiamo brevemente l'Isola di Krk, collegata alla terraferma da un ponte, e poi ci sistemiamo, lungo la costa, in un grande campeggio a Selce. Il camping è particolare, tutto a terrazze che dal livello della strada degradano fino al mare, e, praticamente, è collocato sul passeggio che porta al centro antico della cittadina, attraverso tutto un susseguirsi di localini vari e stabilimenti balneari. Trascorriamo così una inaspettata (arriviamo qui che sono già le 21,00) e piacevolissima serata dapprima cenando ottimamente a base di pesce al ristorante del campeggio, proprio affacciato sul mare, e poi facendo una lunga passeggiata fra locali e localini. L'indomani trascorriamo una giornata di relax al mare, che si rivela essere abbastanza più freddino di quello dell'Istria. Non vi è spiaggia neanche di ciottoli, si accede direttamente dal marciapiede tramite una scaletta, mentre per i bambini è stata ricavata una piccola piscinetta semicircolare. C'è il bar e anche la scuola di sub, l'atmosfera è piacevole e tranquilla. In serata ceniamo, questa volta a base di carne arrostita (il famoso grill croato) all'estremità della baia, in una trattoria molto tranquilla e caratteristica, proprio sul mare. Stasera, però, niente passeggiata: abbiamo appena finito di cenare che comincia a soffiare un vento fortissimo che ci costringe a rintanarci sul camer, dove trascorriamo una notte agirtata sballottati dalle raffiche di vento.
l'indomani, 24 agosto, c'è ancora molto vento e minaccia di piovere. Decidiamo di partire per dirigerci verso l'interno, ai Laghi di Plitvice. Percorriamo una trentina di km sulla costa prima di imboccare la deviazione che porta verso l'interno. Il vento sulla costa è ancora molto forte, tanto da rendere la guida rischiosa e difficoltosa, mentre all'interno la situazione è decisamente migliore. Man mano che ci addentriamo verso l'interno il paesaggio cambia, per divenire di tipo quasi montano, con prati e abeti. Giungiamo a destinazione, dopo un centinaio di km, in tarda mattinata. L'accesso al parco può avvenire da due punti, uno all'inizio del parco (noi scegliamo questo), uno al centro. Il cielo è coperto, ma non pioverà per tutta la giornata, a parte qualche sporadica goccia. All'ingresso del parco sono indicati vari percorsi, di diversa durata. Noi scegliamo l'itinerario GE. La passeggiata è molto piacevole e non è per nulla faticosa, si svolge su agevoli passerelle in legno che a volte costeggiano i laghi, altre addirittura li attraversano. Il comprensorio è grandissimo e straordinariamente bello, le acque dei laghi sono colorate di tutte le sfumature del blu, del verde e soprattutto del turchese.
Comprende 9 laghi e circa 90 cascate. I due laghi più grandi si attraversano in battello (compreso nel biglietto d'ingresso, peraltro molto modico, 10 € gli adulti e gratuito per bambini fino a 8 anni). Al centro del parco (in corrispondenza di uno degli ingressi), fra i due laghi maggiori, c'è un'area food. Il ritorno può essere effettuato con un divertente trenino su ruote (anch'esso compreso nel biglietto). Trascorriamo così una giornata molto piacevole immersi nella natura. Nel tardo pomeriggio riprendiamo il camper e ritorniamo sulla costa. In serata raggiungiamo Zadar (Zara) e ci sistemiamo nel camping della città, direttamente sulla spiaggia di ciottoli. L'indomani approfittiamo della comoda sistemazione per un bel bagno. L'acqua qui è decisamente fredda, come in tutta la Dalmazia. Alle 13,00 dobbiamo lasciare il campeggio, quindi ci dirigiamo verso il centro della città e parcheggiamo in prossimità del porto. Fa molto caldo, prepariamo dei panini e li mangiamo camminando mentre raggiungiamo il centro, che si trova, come in molte cittadine dalmate, su un'isolotto collegato alla terraferma da un pone. Il centro è molto grazioso e vivace, con molti locali e negozietti. Meravigliosa la Chiesa bizantina, uno dei monumenti più fotografati della zona.
Ritorniamo poi alla base facendo il giro per il lungomare, dove ci imbattiamo, per caso in una recentissima realizzazione, (anno 2008): un enorme pannello solare circolare calpestabile, proprio al centro del porto, monumento all'attenzione per l'ecologia che la Croazia sta dimostrando. Ripartiamo soddisfatti della visita e per la notte ci fermiamo lungo la strada in un minicamp. Si tratta di minicampeggi allestiti da privati nei cortili delle loro abitazioni, con tariffe modiche (intorno ai 10-15 €). Questo è davvero grazioso, molto piccolo (5-6 posti) con accesso diretto al mare, su una baia d'acqua tranquillissima. Sono le ore 21,00 e non resistiamo alla tentazione di un papido bagno al chiaro di luna in questa piscina naturale. L'acqua è molto fredda ma ne vale la pena. L'indomani mattina facciamo un altro ritemprante bagno, poi ripartiamo. Ci fermiamo a mangiare lungo la strada in una tipica trattoria (Karuna) dove gustiamo un ottimo grill di carne, poi giungiamo a Sibenik. Purtroppo non troviamo parcheggio, e questo ci costringe a malincuore a rinunciare alla visita della città. Proseguiamo così fino a Trogir (Trau), dove parcheggiamo invece molto agevolmente proprio in prossimità del ponte che collega la terraferma all'isolotto dove, come a Zadar, si sviluppa il centro storico. Questo si rivela essere molto gradevole, con begli edifici in stile veneziano. Particolarmente bella la Chiesa di S. Lorenzo, con il suo panoramicissimo campanile, la cui cima raggiungiamo dopo molti scalini e a prezzo di tante vertigini, ma ne vale la pena. Terminata la visita della bella cittadina ci fermiamo in un delizioso mercato che si trava proprio all'altra estremità del ponte, nei pressi del parcheggio. Vi si vendono prodotti alimentari di ogni genere in un tripudio di profumi e colori. Acquistiamo dell'olio, dei formaggi, l'ottimo prosciutto crudo dalmata e dei rustici. Poi ripartiamo per arrivare nel tardo pomeriggio a Spalato. Parcheggiamo abbastanza vicino al centro, nei pressi dello stadio, e cominciamo la visita del centro storico. Spettacolare il Palazzo di Diocleziano (patrimonio dellUmanità Unesco), che si dimostra essere in effetti un miniquartiere piuttosto che un edificio vero e proprio. Si tratta infatti di un quadrilatero di 200 mt di lato sviluppatto su tre livelli (sotterraneo, livello strada e livello soprelevato). Il livello sotterraneo, in ottimo stato di conservazione, ospita tuttora numerosi negozi. Bellissimo il campanile, nella cui piazza c'è un bar che porta i vasssoi sui gradini della piazza, utilizzati come sedili, davvero singolare.
Facciamo poi una passeggiata sul bel lungomare, dove ci sono due grosse poltrone in pietra, che si prestano a foto divertenti, mangiamo sulla via del ritorno degli ottimi panini ripieni delle tipiche polpettine dalmate, e riprendiamo il camper, in cerca di una sistemazione per la notte. La troviamo dopo appena 2 Km, al Camping Stobrek, anch'esso direttamente sul mare. L'indomani mattina approfittiamo delle comoda sistemazione per fare un bagno, c'è anche una parvenza di spiaggia sabbiosa (grande orgoglio dei gestori del camping). Ripartiamo in tarda mattinata e ci fermiamo a mangiare, sul camper, su un belvedere dal quale si gode di un meraviglioso panorama.
Verso le 17,00 cifermiamo ancora per un bagno in una bellissima caletta che raggiungiamo tramite una discesa bordo strada.
Ripartiamo al tramonto e ci fermiamo per cena in una deliziosa trattoria dove gustiamo un0ottima cena a base di pesce freschissimo. Lungo la strada abbiamo visto una deviazione per Medjougordjie, per cui chiediamo informazioni in merito al cameriere, che ci dice che non è molto distante. Decidiamo così di andarci l'indomani.
E' il 27 agosto e ci dirigiamo con una certa trepidazione verso il confine bosniaco, per raggiungere Medjougordjie. La città di confine è Metkovik, con le bandiere di entrambe le nazioni. Alla dogana c'è molta file, le formalità sono infatti maggiori. Vedere gli autobus dei pellegrini, perlopiù italiani, ci rassicura. Dopo un'ora e mezzo abbondante arriva il nostro turno, vogliono vedere la carta verde e controllano bene le fotografie sui documenti, ma nulla di più. Le strade sono in condizioni peggiori, si vedono i segni della guerra e della povertà. Appare anche qualche cartello stradale che indica la direzione per Sarajevo, ma una certa sensazione. Dopo un'oretta abbondante arriviamo a Medjougordjie, che costituisce, in effetti, un avamposto croato in territorio bosniaco.
Ci dirigiamo verso il luogo delle apparizioni e parcheggiamo il camper gratuitamente in uno spiazzo. Si è fatta ormai l'una e fa davvero molto caldo, ci bagniamo i capelli con le borracce e cominiciamo il percorso in salita verso il luogo delle apparizioni. Il percorso è piuttosto disagevole, tutto sulle pietre, sono consigliabili scarpe da ginnastica perchè è facile scivolare,e, se possibile, magari scegliere un orario più fresco. Per arrivare in cima occorre circa un'ora. Nonostante il caldo e l'ora ci sono moltissime persone, ma questo non sminuisce la spiritualità del luogo e l'emozione che suscita. Perfino i bambini sono stranamente tranquilli e avvertono la spiritualità del luogo. Al ritorno ci fermiamo al primo locale per rinfrescarci e mangiare una pizza, molto diversa dai canoni napoletani, ma comunque ottima. Il gestore è molto cordiale. Poi riprendiamo il camper e ci rechiamo alla Basilica, semplice ma anch'essa intrisa di misticismo. Alle 18,00 c'è una Messa solenne all'aperto, ma per noi sarebbe troppo tardi, per cui acquistiamo alcuni articoli religiosi e alle 17,00 ripartiamo. Rientriamo in Croazia e torniamo sulla costa, per dirigerci verso Duvbronik. Per ragiungerla si passa ancora per la Bosnia, a Neum, unico affaccio sul mare della nazione (circa 30 KM), ma in questo tratto le formalità doganali sono pressocchè inesistenti. Giungiamo a destinazione che sono quasi le ore 20,00. Parcheggiamo precariamente alle porte della città, e ci affrettiamo per poter scattare qualche foto prima che faccia buio. La città è molto bella, merita a pieno titolo l'appellativo di "Perla dell'Adriatico". La cinta muraria, interamente percorribile, regala panorami mozzafiato, il centro storico è una bomboniera. Ceniamo ottimamente a base di pesce in un caratteristico vicoletto, facciamo un pò di shopping e riprendiamo il camper. Pernottiamo al camping Kupari, subito fuori città. L'indomani cominciamo il viaggio di ritorno. Viaggiamo quasi tutta la giornata, ci fermiamo solo nel pomeriggio per un bagno lungo la strada, parcheggiando il camper proprio in riva al mare. Per la notte ci fermiamo a Starigrad, dove ceniamo e pernottiamo nell'omonimo campeggio. L'indomani mattina facciamo l'ultimo bagno della vacanza in campeggio, poi partiamo. Stanotte la trasorreremo in un'autogrill dell'autostrada italiana, per poi rientrare a casa la mattina dopo, con la mente affollata di bei ricordi, la pelle scurita dal caldo sole della Croazia, e nel cuore il calore di un popolo fiero e gentile.